Il Collectible Design e i suoi luoghi

Testo di Tiziana D'Amico

Gallerie di design. Dalle più visionarie e longeve a quelle più recenti o addirittura nascenti, sempre più spesso ci misuriamo con spazi ibridi mozzafiato dove la sensazione è quella di essere sospesi tra arte e design.

Luoghi a cavallo tra passato e presente (talvolta, perchè no, anche futuro) dove impera un approccio alla ricerca fatto di sguardi attenti e di intuizioni fulminee. Queste vere e proprie gallerie si aprono a pezzi di design scelti – spesso unici o in serie limitata –, ad icone di altri tempi e a proposte avanguardistiche. Ne nasce una nuova forma di collezionismo, quella del collectible design.

 

Nilufar Gallery + Nilufar Depot (Milano)

La galleria di Nina Yashar

Un punto di riferimento per il design da collezione milanese, e non solo, è Nilufar con le sue due location: la Gallery e il Depot. Si tratta di una realtà ben consolidata, nata nel 1979, che negli anni ha saputo delineare sempre meglio la sua identità fino a diventare il luogo espositivo e commerciale che conosciamo oggi. Che siano estremamente funzionali o che strizzino l’occhio alla logica dell’arte, i pezzi scelti da Nina Yashar sono accomunati dalla ricerca e dall’innovazione, sono spesso sperimentali e praticamente sempre capaci di raccontare una storia.

 

Atelier Jespers (Bruxelles)

La galleria Atelier Jespers

L’Atelier Jespers è una realtà in continua evoluzione nata a Bruxelles nel 2015 e portata avanti dal fondatore Jean Francois Declercq. Come spesso accade, la passione per il collezionismo si evolve nell’avventura di una galleria di design. Con occhio curatoriale il fondatore si dedica allo scouting di nuovi talenti da mettere in scena attraverso delle mostre temporanee.

 

Functional Art Gallery (Berlino)

La Functional Gallery

Nel 2018 Benoît Wolfrom e Javier Peres fondano a Berlino la Functional Art Gallery con lo scopo di alimentare la discussione tra arte e design attraverso l’opera di progettisti contemporanei capaci di proporre punti di intersezione tra i due mondi. La galleria tedesca riflette proprio sulla linea sottile tra estetica e funzionalità (forma e funzione), nonché tra percezione e intento.

 

Spazio Rossana Orlandi (Milano)

La galleria di Rossana Orlandi a Milano

Nel 2002, dopo aver lavorato per anni come consulente tessile per grandi nomi del settore moda, Rossana Orlandi decide di dare uno spazio fisico alla sua passione per il collezionismo e di aprire una galleria, specchio perfetto della sua visione del design. In equilibrio tra ragione e sentimento, continua a selezionare in prima persona quei pezzi che andranno a popolare il suo spazio nel cuore di Milano, dando vita ad incontri spesso audaci e sorprendenti e guardando con occhio sempre attento alle nuove proposte.

 

Mint (London)

La Mint Gallery di Londra

Nel 1998 Lina Kanafani apre una galleria di design nel centro di Londra dove inizia a riunire opere di nuovi talenti accanto a pezzi di fama internazionale. Spesso su commissione, la fondatrice è alla ricerca di edizioni limitate e di proposte innovative e sostenibili, che comunque non trascurino l’aspetto estetico, senza tempo, e l’attenzione al dettaglio. Accanto alle proposte contemporanee non mancano ceramiche fatte a mano, oggetti in vetro e tessuti.

 

Galerie Kreo (Parigi)

La Galerie Kreo di Parigi

Apre i battenti a Parigi nel 1999 la Galerie Kreo. L’intento con cui nasce è quello di uno spazio laboratoriale dove possano generarsi, sotto forma di edizioni limitate e tailor-made per la galleria, collaborazioni con designer contemporanei. Nel tempo si è affiancata a quella delle proposte contemporanee, anche un’attenzione particolare verso lampade vintage italiane e francesi.

 

Quick Tiny Shows (Buenos Aires)

La Quick Tiny Shows di Buenos Aires

Più recente, nata nel 2018 a Buenos Aires a cura di Juan Garcia Mosqueda, è questa iniziativa indipendente che si propone di selezionare e mettere in mostra oggetti d’arte e di design sperimentali in format espositivi non tradizionali e di breve durata. Allestimenti a scadenza bimestrale che restano in scena per pochi giorni, proponendosi come alternativa alle logiche e agli spazi più tradizionali. Un progetto che si augura di creare, attraverso questi rapidi esercizi curatoriali, delle conversazioni stimolanti.

 

Last Resort Gallery (Copenhagen)

La Last Resort Gallery nella città di Copenhagen

Questa galleria, nata nel 2014 ad opera di Peter Amby, si propone come uno spazio capace di stimolare l’interazione, invece che di soffocarla. La conversazione è proposta in primo luogo dall’accostamento di pezzi di natura diversa, ciascuno immancabilmente con la propria storia da condividere.

 

Gallery FUMI (Londra)

La galleria FUMI a Londra

Nel 2008 Sam Pratt e Valerio Capo, entrambi estranei al mondo del design, decidono di intraprendere l’avventura della Galleria FUMI, spinti dalla passione e dalla volontà di collaborare con artisti e designer per indagare la bellezza dei materiali. Così nasce un progetto che cerca un equilibrio tra mente e mano, tra materiale ed emozionale.

 

Side Gallery (Barcellona)

La Side Gallery di Barcellona

Nasce nel 2015 a Barcellona la Side Gallery, uno spazio che mixa e ricerca pezzi moderni e pezzi contemporanei. L’auspicio è quello di indagare nuove forme, nuovi materiali e nuove tecniche o di reinterpretare quanto già noto ed esplorato. La galleria indirizza la sua ricerca verso la creazione di un filo rosso tra design e artigianato, mantenendo sempre vivo il dialogo tra passato e presente.

 

Camp Design Gallery (Milano)

La Camp Design Gallery nella città di Milano

A partire dal 2015, Camp Design Gallery si propone di oltrepassare il confine tra arte e design, posizionandosi a cavallo con un approccio entusiastico e sperimentale. Specializzata in collectible design contemporaneo, la galleria milanese si lascia condurre dalla ricerca di contaminazioni e sinergie.

 

Etage Projects (Copenhagen)

La galleria Etage Projects a Copenhagen

Al centro delle riflessioni di questa galleria d’arte e di design c’è ancora una volta il confine labile e flessuoso tra estetica e funzione. Il tentativo è quello attivo di indagare a pieno il concetto di interdisciplinarità.

 

Victor Hunt (Bruxelles)

La galleria di Victor Hunt a Bruxelles

«Concepiamo il “designart”, il “contemporary collectible design” o la “functional art” – a prescindere dal nome che gli si voglia dare – come la zona grigia tra il design industriale, l’artigianato, l’architettura, la scultura, l’arte concettuale, l’installazione e tante altre forme di arte; ma comunque lo concepiamo sotto forma di oggetti che consentano o quanto meno suggeriscano un uso.»

È questa la definizione che la galleria Victor Hunt, nata nel 2008 a Bruxelles, propone rispetto al tema e mette in pratica attraverso la sua collezione fatta di nomi del passato e di proposte del futuro.

 

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